lunedì 10 marzo 2014

Tu, Venezia, che m'hai rapito il cuor!

Buongiorno miei cari viandanti!
Ditemi, vi sono mancata almeno un pochino? Beh, a me mancate sempre, quindi rispondo sì!
Vi starete chiedendo che cosa abbia fatto in queste ultime due settimane. Se non ve lo siete chiesti, ve lo dico lo stesso. Ho scritto, ho scritto, ho scritto e sono andata a visitare Venezia per la prima volta!
Ah, che emozione! Indescrivibile per certi versi, ma per voi ci proverò.
Dovete sapere che, nonostante i miei 26 anni e la straordinaria vicinanza con la bellissima città di Venezia, ero l'unica a non esserci ancora stata. Ricordo che in quarta elementare, dopo la Prima Comunione, dovevo andarci con il catechismo, ma grazie alla mia grandissima fortuna mi son presa gli orecchioni, quindi me ne sono rimasta a casina. Poi non c'è più stata occasione di andare: da sola mi sarei persa e gli altri non sembravano molto interessati ad andarci in mia compagnia.
Due settimane fa un amico mi telefona dalla Spagna e mi fa "Silvia, ti va di andare a fare un giro a Venezia il prossimo sabato?". Dentro di me saltellavo come una bambina e felicemente ho esclamato "Siii" (immaginatemi con gli occhi a cuoricino).



Com'è stata la giornata a Venezia? Soleggiata, senza vento, divertente, emozionante, affascinante, ecc... (potrei continuare l'elenco per un giorno intero). Mi sono piaciuti San Marco, il Ponte di Rialto e anche tutti gli altri luoghi turistici, spesso troppo frequentati per i miei gusti, ma devo dirvi che il mio amore per Venezia è nato nei vicoli sconosciuti, quelli mezzi deserti, con piccoli negozietti che quasi nessuno ha visto. Probabilmente se fossi andata a visitare Venezia alle sei di mattina, come ha proposto il mio amico, mi sarebbe piaciuta per intero e me la sarei goduta anche di più, soprattutto il tratto di lungomare davanti alla Piazza centrale.
Se non l'avete mai vista, approfittatene. Io ho aspettato tanto perché volevo andarci in compagnia. Avevo questa strana illusione di doverci andare con qualcuno di importante per il mio cuore, invece con il passare degli anni mi sono accorta che è inutile aspettare. Prendete la palla al balzo e fate ciò che desiderate!
In una giornata intera non sono riuscita comunque a visitare tutta Venezia, quindi presto ci ritornerò, così finirò di vedere le innumerevoli chiese, le mostre, i sentieri, i canali e farò foto sopra ogni ponte ( quasi impossibile fare tutti i ponti, ma ci proverò). Nel frattempo cerco di riprendermi dagli acciacchi post passeggiata veneziana. Un consiglio mi sento di darvelo: se non avete mai camminato per Venezia un giorno intero, non andateci con persone che per svago attraversano gli Appennini a piedi... loro saranno sempre più allenati di voi ( ve lo dico ridendo, se sono sopravvissuta io, potete farcela anche voi ). Io ci sono andata con questo mio amico che ha una smodata passione per le camminate e, oltre ad essere un'ottima compagnia, è stato anche un grande Cicerone, la mia guida personale in campo storico e artistico. Se vedevamo negozietti di libri usati, di maschere veneziane, di dolci o di oggettini in vetro di Murano, allora ci si fermava obbligatoriamente ad ammirare. Poi finiva sempre che uno doveva tirare l'altro per staccarlo dalla vetrina.
Ho visto i tesori di San Marco, la tomba del Canova e una mostra di strumenti musicali costruiti dal 1500 in poi. Ho ascoltato le melodie di Wagner suonate con dei bicchieri e dell'acqua ( erano proprio bravi ) e ho visitato la Contini Art Gallery che al momento ospita un'artista molto particolare: Enzo Fiore.
Sono rimasta scioccata davanti ai suoi quadri perché sono opere davvero singolari. Io, figlia di una pittrice naif, non avevo mai visto opere realizzate con resina, rametti, fango e insetti. Ebbene sì, ho detto insetti: cavallette, coleotteri, farfalle, vermi, ecc... il colmo è che lì per lì nemmeno ci fate caso se guardate i quadri da lontano, ma se vi avvicinate e li guardate con attenzione, vedrete tutti questi insetti immortalati nell'opera, creando sfumature di chiaro e scuro, proprio come si farebbe con i colori normali. Che dire: Enzo Fiore non lo dimenticherò molto presto. Esegue un'arte un po' macabra dal mio punto di vista ( di sicuro si potrebbe trovare qualcosa di alternativo agli insetti che, oltre a farmi venire i brividi, mi dispiace vedere imbalsamati e appuntati su una tela ), ma sicuramente colpisce. Questa per me è arte contemporanea che passerà alla storia, quindi se avete occasione di andare a Venezia, ricordatevi della Contini Art Gallery. Dopo che avrete visto, allora potrete giudicare con occhio critico. Non partite a sbottare, manipolati sempre dai soliti pregiudizi.
Ah, ovviamente a Venezia mi sono fatta un altro auto regalo: ormai lo sapete che amo farmi i regali da sola.
Ricordate: nessuno potrà conoscervi meglio di voi stessi! Io parto sempre da questo presupposto: se voglio una cosa, me la guadagno e me la regalo, non aspetto che siano altri a farlo per me. Certo, piace a tutti essere sorpresi con un regalo che si desidera, ma raramente accade, quindi...
Oggi faccio una cosa strana. Vi lascio il link dell'album delle foto che ho caricato su Facebook (cliccate sulla parola "Facebook" e sarete indirizzati direttamente all'album ).
Bene, per oggi, questo è quanto!
Vi auguro una buona giornata miei cari viandanti!

P.s.: Che fine ha fatto "Anonimo"? Ricorda: hai detto che un giorno mi dirai chi sei! :*





1 commento:

  1. Viandante Volante00:13

    Bellissima Venezia!!! Ci sono stato quando avevo 7 anni e ricordo di essere stato ammaliato dai ponti e dai vicoli veramente suggestivi.
    Se ci pensi Venezia è un po' come il corpo umano: le strade sono la carne, i canali sono le vene, e il cervello...beh, il cervello siamo noi che visitandola ne rimaniamo ammaliati.
    Credo che sia veramente una bella città ed io, volante, la guarderò con stupore...

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